D: Come mai ha cominciato a praticare il Karate?

R: Sono nato nella Prefettura di Iwate, ed in quel periodo non c’era nessun insegnante di Karate nell’intera area di Tohoku. Durante il periodo scolastico giocai a calcio e praticai il Judo. Cominciai a praticare il Karate quando andai all’università. La ragione per la quale voglio menzionare il Judo è che a quel tempo non c’erano le distinsioni di peso che ci sono ora, e data la mia bassa statura questo era un grave handicap per me. Nella parte sud dell’area di Tohoku c’erano molte persone che praticavano il Karate, ma visto che io non iniziai a praticarlo fino a che non cominciai l’università, penso di avere cominciato davvero tardi, all’età di 18 anni.

D: Quale pensa che sia l’aspetto più importante del Karate?

R: Le basi sono molto importanti. Quando parlo di “basi” mi riferisco al centro del proprio corpo, la propria “hara”; questa è molto importante. Per “basi” intendo essere capace di stabilizzare il proprio centro di gravità e concentrare la propria mente ed energia. Anche il modo in cui si usano le anche è importante.

D: Ho sentito che lei studia anche il Tai Chi. Come l’ha aiutata quest’altro studio nel Karate?

R: Sì, studio anche il Tai Chi e penso che sia molto utile per il Karate. Il Karate ed il Tai Chi hanno una natura quasi opposta – come zero e uno, positivo e negativo, destra e sinistra, maschio e femmina. Se sei davvero intenzionato a capire qualcosa, devi essere capace di separare te stesso da quella cosa e guardarla da lontano. Con gli esseri umani è la stessa cosa. Devi essere capace di guardare a te stesso da un altro punto di vista. Allo stesso modo, studiando Tai Chi ho cominciato ad avere una comprensione del Karate molto più profonda. Non puoi fare questo se non riesci ad afferrare la natura di due entità opposte. Tutto è equilibrio. Vediamo l’equilibrio anche nella natura. Ad esempio, se maschio e femmina diventano una cosa sola, nasce una nuova vita; tutto è equilibrio e natura. Ognuna di queste cose ha un ruolo ed una individualità.

D: Come pensa che si evolverà il Karate in futuro?

R: Oggigiorno siamo in condizioni insoddisfacenti. Le Arti Marziali e lo sport stanno diventando una cosa sola e penso che continueranno su questa strada. In tutto il Giappone le persone stanno praticando con il solo scopo di vincere. Io sto mirando a portare il Karate ad essere un’attività calma ed equilibrata. Spero di aiutare i bambini a crescere e diventare esseri umani pieni di salute che possano lavorare per creare una società migliore per tutti noi. Ultimamente i bambini giocano in strade ricoperte di cemento, incapaci di ricevere la naturale energia e vitalità dalla terra. Perciò io spero che incoraggiando i bambini a concentrarsi sul Karate loro possano in cambio sviluppare questa energia e vitalità (che così spesso viene a mancare).

Pin It on Pinterest

Share This